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Avvento: attendere Cristo, svegliarsi!

autore: Michele Centomo | tema: UNITARIO
data di pubblicazione: 28-11-2021

Intervento dell’assistente unitario don Michele Centomo

La parola Avvento, che indica le quattro settimane con cui la Chiesa si prepara al Natale, deriva dal verbo latino ad-venio, cioè venire, anzi, venire verso.  È Dio che ci viene incontro e che si fa bambino per incontrarci sul nostro stesso terreno. È Lui che ci viene a cercare nei nostri deserti, nelle nostre vite. Ma chiede a noi di incamminarci verso di Lui, di non lasciarci andare, di non lasciarci cadere le braccia.
Facciamo dunque memoria della venuta di Cristo nella storia, ma ricordiamo anche la sua venuta futura, che attendiamo nella speranza. Egli tornerà per regnare per sempre. La nostra attesa deve essere vigilante al pari della sposa che attende lo Sposo. Solo Dio può dare risposta ai desideri più profondi del cuore.

Tre grandi figure nelle quattro domeniche ci aiuteranno ad entrare nel clima di attesa luminosa e paziente: il profeta Isaia, che sette secoli prima previde la nascita del Salvatore, il profeta Giovanni il Battista, intrepido assertore della verità e della giustizia e la Madre di Gesù, Maria, che ci condurrà nel cuore dell’Avvento a riconoscere suo figlio nell’umiltà di Betlemme. Per vivere bene questo tempo dobbiamo meditare più attentamente la Parola di Dio. Più si conosce, più si ama.

Questo tempo dell’attesa inizia con un invito forte «Risollevatevi e alzate il capo...», cioè guarda in avanti, sii sveglio, la «liberazione è vicina». Dio viene. Troppo comodo vivere la vigilanza cristiana stando alla finestra e guardando la storia. Dobbiamo essere nei flutti del fiume. L’Avvento è tempo di risveglio e di scelta. L’umiltà dell’Incarnazione diventa perno della coscienza che si fa certa che Dio ha vinto il mondo. Risorge la speranza di un futuro migliore.

Sac. Michele Centomo
 
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