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Festa della Pace: proposta dell’Ac per tutta la Diocesi

data di pubblicazione: 23-01-2018

Riscoprire l’importanza del costruire la pace insieme, piccoli e grandi, con la gioia di chi sa che solo in questo modo è possibile essere felici

Gennaio per l’Azione Cattolica è il mese in cui tutta l’Associazione è chiamata a riscoprire l’importanza del costruire la pace insieme, piccoli e grandi, con la gioia di chi sa che solo in questo modo è possibile essere felici. In particolare, lo farà sabato 27 gennaio quando, attraverso le sue varie anime, si ritroverà a Ronchi.    
   
L’evento del 27 gennaio, però, non è solo rivolto all’Azione Cattolica ma desidera essere un’occasione d’incontro con tutta la Chiesa Diocesana.
La bellezza dell’AC, da riscoprire nella sua particolarità, è quella di essere a servizio della Chiesa; da sempre fedele all’impegno educativo per la formazione delle coscienze e la promozione di uno sviluppo umano integrale dei ragazzi, giovani ed adulti,  l’AC, sempre più, come ha fatto in questi anni, sente la necessità di dare il suo contributo per poter crescere nella Fede in Cristo dentro la Chiesa.

Il tema, sul quale Papa Francesco c’invita a riflettere, è, per il nostro isontino, molto attuale. Ritroviamoci, insieme, a riflettere ed approfondire una realtà che ci sta interrogando come uomini e donne del nuovo millennio e, soprattutto, come cristiani.
La Festa della Pace possa essere, allora, una bella occasione per tutte le nostre Parrocchie per continuare la propria riflessione e discernimento.

In questa occasione, l’Azione Cattolica Italiana propone, in linea con il Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace, di sostenere il progetto di solidarietà di Terre des Hommes in Iraq (governatorato di Erbil) a sostegno dei piccoli rifugiati dalle guerre che funestano il Medioriente. Il progetto di Terre des Hommes vede coinvolti 200 bambini e ragazzi con disabilità fisiche e/o mentali dai 4 ai 17 anni, provenienti da gruppi etnici e situazioni diverse (kurdi iracheni, siriani e arabi iracheni). Nello specifico, con questo intervento "progetto di Terre des hommes", l’AC si propone di migliorare le condizioni di vita dei bambini, dei ragazzi e quelle dello loro famiglie offrendo supporto psicologico e un servizio di fisioterapia a domicilio e di aumentare la sensibilizzazione, la capacità di accoglienza e l’integrazione delle persone con disabilità da parte della comunità locale.


"Uomini e donne in cerca di pace"
È centrato sul tema "Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace" il Messaggio del Papa per la cinquantunesima Giornata mondiale della pace che si celebra il primo giorno dell’anno e che, annualmente, l’Azione Cattolica della diocesi di Gorizia, ricorda l’ultimo sabato del mese (che quest’anno cadrà sabato 27 gennaio).

Papa Francesco, nel suo breve ma intenso messaggio, ricorda gli oltre 250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati: tutti in fuga da guerre, fame, "discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale" e alla ricerca di "un luogo dove vivere in pace". Riconoscendo che molti di loro sono disposti a intraprendere viaggi dolorosi ed umilianti - che mettono a rischio la vita - il pontefice chiede ai cattolici di tutto il mondo di adoperarsi per "accogliere, promuovere, proteggere e integrare", tutti coloro che si sentono costretti a fuggire.

Un secondo appello è rivolto ai governanti e alla responsabilità che essi hanno verso le proprie comunità; egli mette in guardia contro la "retorica" di chi "fomenta la paura dei migranti a fini politici, seminando "violenza, discriminazione razziale e xenofobia", "disprezzando, così, la dignità umana che si deve riconoscere a tutti, in quanto figli e figlie di Dio".

Proprio in ascolto di queste parole ma volendo dare specifica attenzione al nostro territorio, il settore adulti dell’associazione, ha pensato di focalizzare la propria attenzione sulla provenienza e le cause che spingono alla fuga le persone che entrano in Italia attraverso i nostri confini.

Ci aiuterà in questo percorso la professoressa Desirèe Pangerc, docente di Antropologia dello Sviluppo nei Paesi emergenti e in zone post-conflitto, presso le sedi CIELS di Milano, Padova e Bologna e di Sociologia dell’immigrazione e della prostituzione, strategie di sicurezza e Terrorismo globale, presso le sedi CIELS di Padova e Gorizia.

Ascolteremo inoltre la testimonianza del dottor Simone Orsolini, operatore della cooperativa Murice, che si sta occupando della gestione dei richiedenti asilo a Gorizia.

L’appuntamento per tutti quanti vorranno essere presenti è presso l’auditorium comunale di Ronchi dei Legionari (Piazzetta dell’emigrante), il 27 gennaio alle ore 16.00.
 
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