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Solennità di Pentecoste - Anno Liturgico C

data di pubblicazione: 05-06-2022

I commenti al Vangelo di don Michele Centomo

Pentecoste (Giotto)- Cappella degli Scrovegni, Padova
Pentecoste (Giotto)- Cappella degli Scrovegni, Padova
Gv 15,26-27; 16,12-15
At 2,1-11
Gal 5,16-25
 
 
Veni Santo Spirito
riempi i cuori dei tuoi fedeli
ed accendi in essi il fuoco del tuo amore”.
 
 (Canto al Vangelo)
 
 
Oggi è la festa della Pasqua delle Rose.
E’ un modo bello per dire grazie a Dio del grande dono che abbiamo ricevuto: lo Spirito Santo.
 
 Chi è lo Spirito Santo?
E’ l’abbraccio tenerissimo di Dio Padre con Gesù che ci viene donato. E’ l’abbraccio del Papà e della Mamma di cui noi siamo il loro amore.
 Ma io lo Spirito Santo non l’ho mai visto. Ne siamo davvero sicuri oppure, forse, non sappiamo riconoscerlo?
 
Abbiamo sentito al canto del Vangelo: “Vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli ed accendi il fuoco del tuo amore” (ivi). Cosa mai significa “riempi i cuori dei tuoi fedeli…”?
Significa saper accogliere nella nostra vita il dono di non essere sordi, di saper ascoltare con le orecchie del cuore quando ci viene detto o con le parole o con i simboli che siamo voluti bene.
Come fa lo Spirito Santo a volerci bene?
Con sette importantissimi doni.
La Sapienza, cioè il saper apprezzare con il cuore e la mente le cose belle che ci circondano e sapere avere rispetto.
L’intelletto, voler conoscere le cose senza alcun pregiudizio sapendo che tutti possiamo imparare da tutti.
Il Consiglio, la capacità di non essere sei super eroi, ma ascoltare ciò che ci viene detto per il nostro bene.
Chi ci aiuta sta vicino a noi.
La Fortezza, è la buona volontà di fare le cose buone e non perdere tempo con quelle che non ci aiutano a crescere nel cuore e nella mente.
La Scienza, il desiderio di scoprire come dal nostro cuore possiamo essere a servizio degli altri, senza poi vantarsi che se non siamo noi a fare nessuno è capace.
La Pietà è la tenerezza di Dio che ci è Papà e Mamma, pronto sempre a venirci in aiuto attraverso chi ci vuole bene e vuole il nostro bene.
Il timore di Dio, che non è paura, ma il nostro desiderio di saper dire grazie a Lui per il tanto bene che ci vuole.
 
Sette meravigliose perle. Insieme formano il percorso della luce, quello che ci permette di vedere il fuoco dell’amore e di ascoltare la Parola dell’Amore.
 
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