IL CORAGGIO DI PRENDERSI PER MANO

A metà agosto si è concluso il campo giovanissimi diocesano “Presi per mano” dell’Azione Cattolica di Gorizia che ha visto la partecipazione di ragazzi e ragazze tra i 15 e i 20 anni appartenenti a 5 delle nostre Unità Pastorali, accompagnati dai loro educatori e dall’assistente del Settore Giovani Don Marco Zaina.
 
Sono stati giorni intensi, cominciati con la celebrazione della Santa Messa assieme alla comunità di San Valeriano di Gradisca d’Isonzo per poi partire alla volta di Cercivento, alla scoperta del ciclo di opere “Una Bibbia a cielo aperto”. Questa visita è diventata l’occasione per contemplare il mosaico che rappresenta l’episodio del Vangelo che ha per protagonisti Gesù e l’emorroissa; i ragazzi hanno potuto così cogliere appieno il gesto coraggioso di quella donna che toccò le vesti di Gesù tra la folla.
 
I giorni scanditi dalle attività, dai giochi, dalla creatività di ognuno, dai momenti di preghiera sono stati ricchi di emozioni, ascolto, scoperta e a volte riscoperta di sé e dall’altro. Attraverso l’ascolto di coraggiose scelte di vita e l’accompagnamento dei sacerdoti che hanno voluto condividere il loro tempo, i ragazzi sono stati accompagnati e sostenuti e hanno potuto riscoprire la bellezza di mettersi in contatto con loro stessi e con gli altri compagni di viaggio. Una menzione speciale per lo staff della cucina, che ha soddisfatto i gusti dei ragazzi e li ha sostenuti con pasti ricchi e goduriosi.

La parola ai ragazzi: “Contatto, fiducia, fede, coraggio, futuro, relazioni… sono tante le parole che hanno abitato questi giorni, ma si possono riassumere nell’invito che Filippo fece a Natanaèle: “Vieni e vedi” (Gv. 1,45-51), abbiamo voluto far nostro questo invito, confrontandoci con la diversità dell’altro, col nostro intimo e avendo il coraggio di prenderci per mano e sentirci presi per mano da un tocco che salva e ridà la forza di alzarsi per continuare ad amare.
 
Un ringraziamento grandissimo ai ragazzi che si sono messi in gioco, assoluti protagonisti del campo, agli educatori Daniela e Luciano, Jacopo e Sofia, Tiziano e Anna, Flavio e Giammarco che hanno accompagnato i ragazzi e a tutti i sacerdoti che si sono resi presenti.