VIVERE NON VIVACCHIARE, PIER GIORGIO FRASSATI, UN SANTO DEL NOSTRO TEMPO
Andare verso l’Alto in un mondo che tira verso il basso
Venerdì scorso presso la Parrocchia Madonna della Misericordia a Gorizia si è tenuto l’incontro “Verso l’alto. Un aperitivo con Pier Giorgio Frassati”, una serata organizzata dal Settore Giovani dell’Azione Cattolica di Gorizia per scoprire la vita di P. G. Frassati. Ospite e relatore della serata è stato Roberto Falciola (Vicepostulatore della causa di canonizzazione e Presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Torino) che dialogando con i giovani ci ha accompagnato lungo la storia di Pier Giorgio con uno sguardo sull’oggi.
“Un incontro che ha permesso a noi giovani di incontrare una figura coetanea, che 100 anni fa ha vissuto una vita intensa. Un giovane da cui possiamo ricavare seri insegnamenti legati alla Fede e che possiamo portare dentro noi nella vita quotidiana” scrive Filippo.
Pier Giorgio Frassati (1901-1925) ha vissuto un’esistenza che difficilmente si può riassumere in poche righe. Pier Giorgio nasce a Torino il 6 aprile 1901 in una famiglia benestante, il padre è proprietario del quotidiano «La Stampa» e poi diventerà ambasciatore d’Italia a Berlino, Pier Giorgio cresce assieme alla sorella Luciana in un’atmosfera educativa di generale rigidità.
È un periodo complicato per il nostro Paese, durante la sua giovinezza Frassati attraversa le vicende della Prima guerra mondiale e le tensioni del dopoguerra, dove non era semplice guardare al futuro con speranza. Nel 1922 si iscrive all’Azione Cattolica e poi nella FUCI, questi sono i luoghi dove coltiva grandi amicizie e ideali e dove alimenta la sua Fede che testimonia con gioia e fortezza agli amici e attraverso la quale trova la forza per far visita ai più poveri e fragili, grazie anche alla Confraternita di San Vincenzo. La vita studentesca che affronta con grande impegno e con la volontà di mettersi al servizio dei lavoratori più fragili e sfruttati, non andava sempre per il meglio:“Io passo la vita dedicata allo studio, sono come un naufrago che lotta disperatamente contro i marosi sempre sperando in un’ancora di salvezza…” scriveva ai suoi amici con quali condivideva diverse avventure e la passione per la montagna.
Insomma una vita piena quella di Pier Giorgio, ma che non si discosta molto dalla nostra, in fondo è un nostro coetaneo, uno studente, un ragazzo con dei sogni che vive le sue difficoltà e momenti di felicità, uno sportivo, quel amico che ti dice – Dai alzati che ti devo fare vedere una cosa – o che magari ti raggiunge con un messaggio quando meno te lo aspetti.
Il tempo di Pier Giorgio non era facile e anche se poteva avere un futuro comodo e di benessere il suo sguardo era rivolto verso altro, in un sua lettera scriveva:
“Continuerò io a cercare di seguire la via buona? Avrò io la fortuna di perseverare fino in fondo? In questa tremenda accozzaglia di dubbi, la fede datami da Battesimo mi suggerisce con voce sicura: «Da te non farai nulla, ma se Dio avrai per centro di ogni tua azione, allora sì arriverai verso la fine».
Oggi viviamo in una realtà complessa dove i cambiamenti sono repentini, abbiamo tante possibilità e poche certezze, le guerre nel mondo non si fermano e le disparità sociali sono sempre in aumento, possiamo accedere a una quantità innumerevole di informazioni, ma dobbiamo stare attenti alle fake news. Le paure e i dubbi per il futuro sono molti, ma Pier Giorgio ci mostra un’altra prospettiva nel nostro cammino, ci propone una felicità che non sta nella ricerca di un benessere sicuro o materiale o nell’accumulare esperienze, ma che sta nell’andare verso l’altro, nell’impegnarsi per una società giusta, di uguaglianza e libertà. Una scelta di libertà che è frutto di un’intensa vita spirituale che vede nell’Eucarestia il punto di riferimento nel suo caso.
Non possiamo far cadere nel vuoto il dono della testimonianza di Piergiorgio che con la sua esperienza di giovane con i piedi ben piantati nel suo tempo ci pone la domanda: - Cosa me ne faccio io della mia vita in questo tempo? Cosa faccio appunto per Vivere e non vivacchiare? -
Pier Giorgio Frassati ci spinge a metterci in cammino puntato “Verso l’Alto” con Speranza e fiducia nonostante le difficoltà, le paure, le tristezze del mondo ci spingano verso il basso.
Nel suo cammino Pier Giorgio non era da solo c’erano i suoi amici che “in cordata” salivano con lui, una cordata che continua ancora oggi attraverso giovani e comunità che si spendono per un mondo più giusto attraverso la Carità e ispirandosi alla sua testimonianza fanno nascere nuove realtà e iniziative che vedono nel “losco” santo torinese un amico sulla strada della fede.
La galleria raccoglie le immagini dell'evento, organizzato dal Settore Giovani dell’Azione Cattolica di Gorizia per scoprire la vita di P. G. Frassati, che si è tenuto venerdì 20 giugno presso la Parrocchia Madonna della Misericordia a Gorizia
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