L'Azione Cattolica di Gorizia premia don Renzo Boscarol per il suo operato

Un orologio con una parola sola impressa sulla scatola, ‘Grazie’, ha celebrato il gesto di riconoscenza che l’Azione cattolica goriziana, attraverso i componenti del consiglio diocesano guidati dalla presidente Luisa Giusti, ha manifestato a don Renzo Boscarol per il suo servizio all’Aci. Un servizio espresso in diversi decenni: dal 1963 al 1968 come studente di teologia ai campi estivi; dal 1969 al 1978 come assistente diocesano dei giovani; dal 1991 al 2017 come assistente adulti e assistente diocesano. Infine, come assistente regionale dell’Aci delle chiese del Nordest per dodici anni a cavallo tra la fine del novecento e il secoli ventuno. Il brano del Qoeleth, che accompagna il dono, esprime bene anche in un testo così enigmatico cioè il valore del tempo donato per amore. "Nel corso del cordiale incontro”, accompagnato dalla condivisione di una delicata cena, “sono stati ricordati i tempi del servizio e fatta memoria di tanti volti e persone che hanno dato vita alla storia dell’ACI goriziana nelle associazioni parrocchiali e nei sacerdoti assistenti. Un tratto di lunga storia del laicato e del servizio che l’associazione svolge a favore della chiesa e della società" ha dichiarato Salvatore Ferrara del consiglio pastorale di San Lorenzo che ha raccontato del momento di ringraziamento al sacerdote. Riprendendo le linee espresse in una lettera di ringraziamento consegnata all' associazione al momento della conclusione dell’incarico, don Boscarol ha nuovamente ringraziato per due esperienze: in primo luogo per avere vissuto il dono dell’amicizia con tante persone, di avere imparato a stare al proprio posto nella Chiesa e, infine, ad avere avuto la grazia di fare parte di un movimento, il movimento cattolico, per una rinnovata stagione di presenza nella chiesa e nella società.