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Mercoledì delle Ceneri

data di pubblicazione: 02-03-2022

Il commento di don Michele Centomo per la Quaresima

Mt 6,1-6.16-18
Gl 2,12-18
2 Cor 5,20 – 6,2

“Oggi non indurite il vostro cuore…”
(Acclamazione al Vangelo, Sal 94,8)


Carissimi tutti!
Un pizzico di cenere e un pugno d'acqua: il segreto che la nonna era solita usare quotidianamente per rimettere a nuovo i panni sporchi.

Cenere sulla testa il mercoledì che inaugura la Quaresima e acqua sui piedi la sera del Giovedì Santo: il segreto che la Chiesa da millenni ha fatto suo per incorniciare i 40 giorni della Quaresima. Un invito che è molto più d'un semplice maquillage o di un banale ritocco di chirurgia estetica. Perché dalla testa ai piedi sta racchiusa tutta la creatura umana, la cosa più bella che emozionò pure Dio appena dopo averla partorita.

Il Vangelo pullula di immagini, racconta il Cielo attraverso parabole e illustrazioni. Ed ecco che con la cenere e l'acqua propone l'immagine austera del deserto. Luogo misterioso e intrigante, luogo di morte e di sfida, di sopravvivenza e d'audacia. Luogo in cui Dio porta i suoi profeti per parlare al loro cuore, per rimettere in piedi esistenze smarrite. E anche le nostre comunità hanno i loro deserti: il deserto della malinconia e della tristezza, il deserto di una crisi che avanza impietosa dopo questa pandemia e di un mondo apparentemente giocherellone, il deserto di tante domande e di poche risposte.

Ma se la Quaresima invita ad entrare nel deserto, è perché  in ogni deserto c'è un pozzo, in ogni amarezza c'è il germoglio di una risurrezione inaspettata. Ma occorre abitare il deserto per raccoglierne i profumi e gustarne gli aromi portati dal vento. Con la cenere in testa abbiamo 40 giorni d'allenamento. Si sporcheranno i piedi, perché capiterà di dover attraversare zone impervie, dubbi laceranti: ma all'uscita ci aspetterà l'acqua sui piedi del Giovedì Santo. Lo sa un maratoneta cosa significa una brocca d'acqua fresca dopo uno sforzo massacrante e sudato: è respiro, sospiro, rigeneramento.

Polvere è l'uomo: eppure quella polvere, abitata dal soffio dello Spirito, è rimasta ancor oggi il capolavoro più bello. Così bello e delicato che, ogni anno, puntualmente l'Artista la richiama nel laboratorio del deserto per fare un trattamento che mantenga e ringiovanisca il suo splendore. Sia tempo favorevole, occasione propizia, per incontrare Dio.
Buona Quaresima a tutti!
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