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RUDA - Nella Casa delPadre

fonte: Voce Isontina
data di pubblicazione: 31-08-2020

Liliana, instancabile impegno nell’associazionismo cattolico

Alle prime luci dell’alba di un afoso sabato d’agosto è tornata alla casa del Padre Liliana Troncon Brusin, per tutti i rudesi "la signorina Lilliana".

Classe 1926, sposata con il signor Lucio da oltre 61 anni, madre di Paolo, Francesca e Luca, adorata nonna, si distinse sin dalla giovinezza per il suo instancabile impegno tra le fila dell’associazionismo cattolico, in particolare quello dell’’Azione Cattolica e dell’ACLI, accanto al rimpianto mons. Mario Virgulin. Fondatrice e vivace animatrice dell’asilo parrocchiale rudese, nel ruolo di maestra, la "signorina" Liliana educò diverse generazioni di bambini.

Ultimata l’esperienza dell’asilo, continuò a dedicarsi alla formazione soprattutto a quella femminile. Si adoperò con don Francesco Plet ed alcune mamme affinché le Ancelle del Gesù Bambino di Gorizia fossero presenti in paese durante il periodo estivo. Il progetto prese avvio nel 1983 con il corso di ricamo e proseguì con il ciclo di incontri mensili a Gorizia per adolescenti ed il campo scuola a Zovello.
Tanto era fisicamente minuta ed esile, altrettanto Liliana appariva energica e vulcanica nelle proposte e nella gestione di quasi sessanta ragazzine rumorose e desiderose di imparare i rudimenti del ricamo. Alle 8.00 la si vedeva sfrecciare con la sua bicicletta con il cestino pieno di stoffe, fili, forbici, disegni.

Chi scrive, poco avezza a starsene seduta con ago e filo, ricorda il suo sguardo comprensivo e il suo profumo di lavanda ogni qual volta le presentavi il prodotto della tua fatica.
Girava sempre il lavoro a rovescio, segno della sua grande esperienza in quest’arte. Invitava a "rifare" alcuni punti con garbo e rispetto -anzi il più delle volte li rifaceva proprio lei - ad insegnare che le cose belle richiedono impegno e costanza.

Liliana stessa si adoperava nel mettere a servizio della comunità la sua tecnica sopraffina: preparava e ricamava per i neonati la veste bianca da indossare durante il rito del Battesimo.
Seppe poi coinvolgere le giovani generazioni anche nella distribuzione dei settimanali cattolici e di "Voce Isontina": la gratitudine sua e del signor Lucio verso chi settimanalmente portava nelle case la stampa si concretizzava nei regali pasquali e natalizi. Un pensiero che andava oltre le parole.

Quando la forza fisica andò scemando, si ritirò nella sua casa, pur continuando a seguire con la preghiera - e le telefonate - le sue ragazze, le mamme e le famiglie in difficoltà.
Con discrezione e in punta di piedi ha lasciato questa terra.

Al marito e ai figli la vicinanza della comunità e della redazione dui Voce Isontina e la speranza che la nostra "signorina" Liliana sia nella Pace.
A.I.