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ALLA SCOPERTA DI ARMIDA “POLITICA”

data di pubblicazione: 15-08-2023

Il 15 agosto del 1952 saliva al Cielo la fondatrice della Gioventù Femminile, Armida Barelli: una vita la sua spesa a servizio totale dell’Associazione e dell’Università Cattolica.

Detentore del copyright: Istituto secolare delle missionarie della Regalità di Cristo - Pubblico dominio via Wikipedia
Detentore del copyright: Istituto secolare delle missionarie della Regalità di Cristo - Pubblico dominio via Wikipedia
Il recente studio di Ernesto Preziosi Armida Barelli il lungo viaggio delle donne verso la partecipazione democratica (Edizioni Ave), ci permette di conoscere un altro aspetto della vita di una donna, forse, ancora poco conosciuta anche dai vertici dell’AC; Armida, sempre e ancora di più dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, invita le socie a partecipare attivamente alla vita politica dell’Italia.
 
Nel volume, troviamo un breve estratto dal titolo I doveri sociali della Socia nell’ora attuale, quella della ricostruzione, in cui lo scopo dell’AC è quello di “affermare, difendere, estendere in tutti i settori della vita sociale la verità, la giustizia, la carità di Cristo”.  Le donne della GF vengono quindi invitate a partecipare attivamente alla vita politica, prima di tutto cercando di conoscere i programmi e le indicazioni dei partiti, per capire quale di essi volesse davvero il bene dei cittadini, sempre guardando questo bene, alla luce della Parola. Laici e Chiesa insieme, per ricostruire un’Italia martoriata e distrutta dopo la guerra. Nel testo si comprende come per la Barelli preghiera e vita vissuta non devono mai essere separate, anche per chi decide di scendere in campo. Le donne possono fare molto, anche perché formate dalla stessa Barelli negli anni precedenti, a parlare in pubblico e a portare avanti le loro idee.
 
Come è emerso anche nella presentazione della figura di Armida barelli che abbiamo fatto durante èStoria, con Lucia Bellaspiga e Barbara Pandolfi, c’è davvero ancora tanto da scoprire sulla fondatrice della GF, che forse per troppo tempo è stata, appunto, considerata solo questo: quello che emerge, invece, è la sua capacità di cambiare la storia di centinaia di migliaia di ragazze, che forse, senza le sue parole, non avrebbero mai avuto il coraggio, neanche di uscire di casa.
 
Il tema della ricostruzione viene trattato anche nei nostri faldoni dei Comitati Civici, fondati appunto nel 1948, in cui per adesso le donne restano ancora un po’ ai margini; nei primi faldoni non ci sono riferimenti al loro ruolo, ma il nostro studio continua e come vedete, è bello poter vedere come e se la grande storia dell’AC si intreccia con quella locale.
 
Nel frattempo possiamo approfittare di questi giorni di vacanza, per riscoprire la nostra storia associativa.
 
P.S. Con piacere vi comunichiamo che siamo stati contattati da altri ricercatori che sono interessati a capire meglio che cosa ci sia nel nostro archivio e quali siano state le altre ricerche del nostro archivista Luca Olivo.
 
Barbara Spanedda
 Responsabile dell’archivio dell’Azione Cattolica di Gorizia

 
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