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Presentazione del libro: Venerdì pesce. Digiuno e cristianesimo

data di pubblicazione: 24-09-2021

Venerdi 1° ottobre, a Gorizia, presso la biblioteca del Seminario, con inizio alle ore 18,00 l’autore Claudio Ferlan dialogherà con Ivan Portelli

La salvezza dei cristiani passa anche dallo stomaco. Papi, cardinali, teologi se ne sono occupati, non senza smentirsi. Nell’incertezza, i fedeli si sono arrangiati secondo coscienza, necessità, appetito.
 
DALL’INTRODUZIONE
“Venerdì pesce” vuole innanzitutto raccontare una storia, quella del modo in cui sono nati certi costumi alimentari (il pesce del titolo) e se ne sono modificati altri. Intende soprattutto ragionare sul cambiamento, invitare a guardarsi indietro per capire da dove veniamo e come siamo arrivati fin qui. La fame, il gusto e le preferenze alimentari sono prodotti dell’ambiente socioculturale e i comportamenti della tavola aiutano a dare conto del complicato intreccio tra continuità e trasformazione che caratterizza il rapporto tra il credente e la sua religione.
Quando le disponibilità di cibi e bevande sono limitate ci si arrangia come si può. Quando la scelta è concessa, ci si concede persino il lusso di scegliere cosa rifiutare. In molti casi non si tratta di privazione, ma di delimitare attraverso la rinuncia i confini tra classi sociali, luoghi, tempi, popoli, culture, generi, mestieri e religioni. Digiuno e astinenza contribuiscono a descrivere le dimensioni e il ritmo del processo storico attraverso il quale le società della cristianità occidentale mutano e stanno mutando.
 
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