logo desktop
logo mobile
HOME > News, articoli e comunicati:Et incarnatus est de Spiritus Sanctus ex Maria Virgine - Dio non ha scelto gli angeli

Et incarnatus est de Spiritus Sanctus ex Maria Virgine - Dio non ha scelto gli angeli

autore: Michele Centomo
data di pubblicazione: 24-12-2022

La riflessione e gli auguri di don Michele CENTOMO, Assistente Unitario AC

“… non più solamente un insegnamento catechetico, una sorta di ‘enchiridion’ della fede, ma soprattutto un’occasione per lodare il Signore per la storia della salvezza che egli dirige nella sua saggezza e nella quale anche noi siamo coinvolti, noi che, nella celebrazione liturgica, celebriamo un momento che è dentro questa storia della salvezza del mondo” (NOCENT A., Il Credo niceno-costantinopolitano).
 
Tutta la liturgia è una professione di fede e, particolarmente, nel tempo del Natale, si fa più “umana”, in quanto Dio non ha scelto gli angeli, “ma prese il seme di Abramo” […] “conferendoci una dignità che agli angeli non ha conferito”. (LANCELOT A., Dio è diventato uomo. Sermoni per il Natale). Significative queste espressioni del vescovo anglicano (XVI secolo) sull’articolo del ‘Credo’ “Et incarnatus est”, le quali ci portano al centro della nostra professione fede che è il “sì” a Cristo.

Durante le celebrazioni liturgiche della Solennità del Natale (notte, aurora, giorno), tutti i fedeli sono invitati a genuflettere alle parole "…si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo" perché a questo punto il Cielo, il velo del nascondimento di Dio, viene strappato ed il mistero ci tocca con immediatezza. Il Dio lontano diventa il nostro Dio, l’Emmanuele - "Dio con noi": l’Incarnazione, Dio afferra il seme dell’umanità.

Il "sì" di Maria apre a Dio lo spazio dove piantare la tenda in mezzo agli uomini. La Vergine-Madre diviene per Lui tenda; e così ella è l’inizio della santa Chiesa, che a sua volta è anticipo della nuova Gerusalemme, nella quale non vi è più alcun tempio, perché Dio stesso dimora in essa. La fede in Cristo che professiamo nel ‘Credo’ è quindi una spiritualizzazione ed una purificazione di tutto quanto la storia delle religioni aveva detto e sperato sulla presenza di Dio nel mondo. Ma è allo stesso tempo una concretizzazione che va al di là di ogni attesa sull’essere di Dio con gli uomini. "Dio è nella carne": proprio questo legame indissolubile di Dio con la sua creatura costituisce il centro della fede cristiana. Lasciandoci toccare dalla concretezza dell’agire divino, ne scopriamo così le orme nella storia del mondo, per proclamare con sempre rinnovata gratitudine e consapevolezza: "et incarnatus est".

È questo il mistero del Natale, le “orme di Dio”.

A tutti gli Associati, alle loro famiglie, Buon Natale! Bon Nadal! Vesel Božic!
 
Sac. Michele Centomo
Assistente Unitario AC