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27 gennaio 2023 – “giornata della memoria”

data di pubblicazione: 27-01-2023

Nel ricordo di Leda Bevilacqua, immolata per la pace, nel segno del perdono verso i suoi carnefici

Leda Bevilacqua che ha sacrificato la sua vita morendo in campo di sterminio
Leda Bevilacqua che ha sacrificato la sua vita morendo in campo di sterminio
Anche la nostra Azione Cattolica diocesana ha qualcuno da ricordare in questa “giornata della memoria”. Il nostro pensiero va a Leda Bevilacqua che ha sacrificato la sua vita morendo in campo di sterminio.

Nata nel rione ronchese di Vermegliano il 10 settembre 1922, Leda aveva frequentato l’Istituto delle Madri Orsoline di Gorizia, dove si era messa in luce per il suo temperamento ed il suo carattere forte e deciso.

Entrata nell’Azione Cattolica di Ronchi, divenne propagandista della Gioventù Femminile. Essere di AC voleva dire vestire l’abito della purezza e della disponibilità, con uno stile di vita sobrio e intessuto di fede. Leda si impegnò con serietà nel fare suo e nel mettere in pratica il trinomio della GF “Eucarestia, Apostolato, Eroismo”, testimoniando la sua fede con l’esempio della sua vita anche sul posto di lavoro negli uffici dei Cantieri di Monfalcone.

Leda iniziava ogni giorno la giornata ricevendo la comunione prima di recarsi al lavoro e l’Eucarestia fu sempre per lei la sua forza ed il suo sostegno nella vita interiore e spirituale.

Partecipò attivamente alla vita della parrocchia, collaborando con il parroco pre’ Tita Falzari nella carità vissuta concretamente.

Arrestata nel maggio 1944, fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz, dove dimostrò coraggio e fortezza d’animo e testimoniò silenziosamente la fede e la formazione ricevuta. Lasciò a tutti l’esempio della sopportazione e quello della preghiera che insegnò senza paura e rispetto umano.

Trasferita a Ravensbrűck, vi morì il 28 febbraio 1945 concludendo nel silenzio e nella purificazione del dolore un’esistenza vissuta con coraggio e immolata per la pace, nel segno del perdono verso i suoi carnefici.
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