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La Pace non è un diritto acquisito, ma va costantemente alimentata e protetta attraverso il dialogo ed il sostegno reciproco.

data di pubblicazione: 27-01-2023

Il sacrificio di Leda Bevilacqua deve essere una testimonianza per tutta la nostra associazione.

Il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati che liberarono il campo, rimarranno per sempre impresse nella nostra memoria collettiva. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini di incredibile efferatezza, crimini che non furono commessi solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta l’umanità, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia.
 
Dalla consapevolezza dei crimini di cui il nazismo si era macchiato nacque nel 1948 la Dichiarazione universale dei diritti umani, promulgata dalle Nazioni Unite allo scopo proprio di riconoscere a livello internazionale i diritti inalienabili di tutti gli uomini in ogni nazione. Oggi, da allora, il Giorno della Memoria è diventato un’occasione fondamentale, per le scuole, ma non solo per formare ed informare e mantenere vivo il ricordo di quel inferno affinché’ l’uomo non ricada in quei terribili errori, ma sappia vivere in pienezza la propria umanità.
 
Purtroppo i fatti che accadono a qualche centinaia di chilometri da casa nostra ci ricordano con grande attenzione il pericolo concreto che l’umanità e l’Europa possano ricadere negli stessi errori. Per questo motivo è importante che tutti noi continuiamo ad alimentare sane relazioni ed una cultura della pace, che purtroppo non rappresenta un diritto acquisito. Come associazione lo faremo sabato tutti assieme a Gradisca in occasione della festa della pace.
 
Sottolinea Papa Francesco  nel suo messaggio per la giornata della  Pace che  “nessuno si salva da solo” ,   è importante, riprende il Papa,  “promuovere azioni di pace per mettere fine ai conflitti e alle guerre che continuano a generare vittime e povertà; prenderci cura in maniera concertata della nostra casa comune e attuare chiare ed efficaci misure per far fronte al cambiamento climatico; combattere il virus delle disuguaglianze e  garantire  il cibo e un lavoro dignitoso per tutti, sostenendo quanti non hanno neppure un salario  minimo e sono in grande difficoltà”. 
 
Tutto ciò però non deve essere semplicemente delegato ai capi delle Nazioni, ma deve diventare uno stile ed un atteggiamento da incarnare nel nostro quotidiano con la testimonianza e l’impegno. Testimonianza data fino all’estremo del sacrificio della propria vita dalla nostra associata Leda Bevilacqua di Ronchi dei Legionari che visse il suo servizio al prossimo, nella logica del nessuno si salva da solo, morendo dopo quasi un anno di prigionia ad Auschwitz.  
 
L’iniziativa di pace di quest’anno, vuole allora aiutare ognuno di noi a guardare alla realtà che ci circonda con l’occhio di chi si fa attento ai bisogni e, nel contempo, riesce a scorgere il bene, il bello laddove esso si manifesta. Abbiamo bisogno in fondo di educare gli occhi e il cuore alla pace e al bene, perché “la pace nasce solo da un cuore nuovo” (Giovanni Paolo II – Messaggio per la 17ma Giornata Mondiale della pace).