Donne di Azione Cattolica: esempi di vita

La profonda formazione spirituale ricevuta in Associazione le portava a vivere in pieno, nella vita quotidiana, personale e professionale, quegli alti ideali che l’AC proponeva di “preghiera, azione e sacrificio”, ma anche per le più giovani di “eucarestia, apostolato, eroismo” e lo facevano nell’ordinarietà, rimanendo ancorate con i piedi per terra, ben consapevoli di quello che era il loro posto nella Chiesa e nel mondo.
 
Seguire Cristo voleva dire fare proprio il suo messaggio per poi trasmetterlo agli altri, non solo in chiesa ma in ogni ambito della vita e del proprio lavoro, senza vergognarsi di quel distintivo che brillava sul petto e che più di un oggetto esteriore era segno di uno stile di vita e di condivisione.
 
Per tante anche la malattia e la sofferenza furono vissute come dono, accettate con coraggio e offerte, perché nel piano di Dio tutto ha un senso.
 
Se vogliamo ricordarne qualcuna, il pensiero va a Brunetta Fonda, instancabile promotrice e protagonista nella parrocchia della Marcelliana a Monfalcone, fino a diventare un simbolo di questa comunità ma anche al di fuori, sempre disponibile con il sorriso e mai stanca. Come il Buon Samaritano, aveva occhi per vedere le necessità di chi la circondava e sapeva essere presente nei casi di bisogno che in lei trovavano attenzione e concreta risposta.
 
In qualità di ostetrica, la gradiscana Antonia Suerz Medeot (conosciuta come “comare Tunina”) fu uno splendente esempio di carità e di altruismo, compiendo la sua missione ispirata da una profonda fede cristiana. Svolse sempre il suo lavoro tenendo alto l’ideale cristiano e ripetendo spesso a chi era in dubbio, che lei aveva giurato professionalmente di adoperarsi per difendere la vita e non per distruggerla. Sostenne ed incoraggiò sempre le mamme che si trovavano in condizioni difficili sia dal punto di vista morale che economico.
Maestra per tutta la vita fu invece Vittoria Tripani: prima sui banchi di scuola con i suoi alunni e poi nei vari compiti (pastorali, professionali, amministrativi e politici) vissuti come un servizio, che la videro animatrice instancabile e nei quali mise a disposizione degli altri i talenti che il Signore le aveva dato, impegnandosi in ogni frangente, non tirandosi mai indietro e pagando sempre di persona.
 
Donne di Azione Cattolica… fulgidi esempi…
 
Che il Signore aiuti anche noi, oggi, donne del XXI secolo a scoprire i nostri talenti ed a vivere fino in fondo la nostra femminilità per il Suo bene e per l’avvento del Suo Regno.
 
Maria Serena Novelli
 

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