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«Sparate ma non odiate!» - La legittimazione della lotta armata nella resistenza dei giovani di Azione Cattolica Di Andrea Pepe

data di pubblicazione: 02-06-2023

Attraverso le sue pagine, l’autore restituisce la drammaticità delle tensioni vissute all’interno di uno “spazio di coscienza” entro cui maturarono scelte difficili e controverse.

La partecipazione dei cattolici alla Resistenza è stato oggetto negli ultimi anni di un rinnovato interesse negli studi storici, grazie alla possibilità di accesso a nuove fonti. Il presente volume ne è la dimostrazione, Andrea Pepe concentra la sua attenzione sui percorsi intrapresi da laici e preti della Gioventù dell’Azione cattolica che dopo l’annuncio dell’armistizio decisero di partecipare alla lotta contro il regime fascista e l’occupazione militare nazista. Dallo studio svolto dall’autore è emerso che l’intervento dei credenti nella lotta armata sia stato l’esito di un processo di riflessioni nella maggior parte delle volte condotto in solitudine. Molti gli interrogativi che un giovane uomo di fede si poneva.

Chi deteneva la legittimamente in Italia il potere politico? Se l’autorità ecclesiastica non dava orientamenti univoci, su cosa fondare la decisione? Si potevano imbracciare le armi? Di fronte all’imperativo del quinto comandamento, era consentito uccidere? Bisognava dare la morte o morire?

L’obbedienza alla Chiesa e alle autorità costituite rappresentavano le direttrici lungo cui l’educazione dei giovani cattolici era stata condotta nei decenni precedenti, ma soprattutto fondamentale era stato l’insegnamento di servire la patria con fedeltà e spirito di sacrificio, obbligo ancora più enfatizzato dalla firma del Patti Lateranensi del 1929.

Sulla base di queste considerazioni la decisione da prendere risultava molto controversa. Per i giovani cattolici, infatti, molto complesso era l’accettare di opporsi a un potere ritenuto illegittimo. Non essendo possibile appellarsi a netti pronunciamenti del magistero, laici e preti furono obbligati a decidere in autonomia circa la legittimità della lotta contro l’occupazione nazifascista. Una volta, però, passati alle bande partigiane dovettero continuamente rinegoziare nel proprio spazio di coscienza la scelta fatta, soprattutto nel momento in cui quella violenza ipotizzata divenne una violenza agita.

Veder uccidere, rischiare di morire, causare la morte e provocare rappresaglie sui civili furono eventi che misero continuamente alla prova i passi compiuti inizialmente.
 
Un testo che indaga in modo preciso un momento della storia d’Italia in cui il sacrificio dei giovani formatisi nell’Azione Cattolica fu spiegato come l’esito di esistenze determinate dal controllo delle pulsioni terrene, dalla ricerca della santità nella vita quotidiana e dal sacrificio per la patria.
 
 
Andrea Pepe laureato in Scienze della storia e del documento presso l’Università degli studi di Roma «Tor Vergata», dove è dottorando in Studi storico-religiosi. Dal 2018 collabora con l’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI.
 
 
«Sparate ma non odiate!»
La legittimazione della lotta armata nella resistenza dei giovani di Azione Cattolica
Di Andrea Pepe
 
DATI LIBRO
AUTORE: Andrea Pepe
TITOLO: «Sparate ma non odiate!». La legittimazione della lotta armata nella resistenza dei giovani di Azione Cattolica
COLLANA: Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI – Ricerche e documenti 34
PAGINE:
PREZZO: 29,00 €
ISBN: 9788832713794


 
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