logo desktop
logo mobile
HOME > News, articoli e comunicati:Un volume che ci invita a «cambiare rotta» nelle nostre vite

Un volume che ci invita a «cambiare rotta» nelle nostre vite

data di pubblicazione: 11-11-2020

Registrazione della presentazione del libro "CAMBIARE ROTTA" di Simone Morandini.

«In questo nostro mondo, che Tu [Signore] ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato» (Meditazione del S. Padre Francesco durante il Momento straordinario di preghiera in tempo di epidemia, 27 marzo 2020).
 
La pandemia da Covid-19 ha messo a nudo una verità che, da tempo, era sotto i nostri occhi: la gravità del cambiamento climatico e dei suoi effetti. Infatti, mai come in questo 2020, ci siamo resi conto che «tutto è connesso» (Laudato si’, n. 117) e che la crisi che stiamo attraversando tocca ogni aspetto della nostra società, chiamandoci ad attuare un mutamento integrale dei nostri stili di vita, per realizzare a un nuovo umanesimo. A partire da questa istanza, Simone Morandini, professore di Teologia della Creazione presso l’Istituto di Studi Ecumenici “S. Bernardino” di Venezia e la Facoltà Teologica del Triveneto, ha scritto Cambiare rotta, un saggio che si propone di riflettere su questi temi, per proporre un’etica adatta ad affrontare le sfide del nostro tempo. Il volume verrà presentato domenica 15 novembre alle ore 16.00 dall’autore, insieme a Elisa Battistella, docente di Religione Cattolica dell’arcidiocesi di Gorizia, in diretta sul canale YouTube dell’Azione Cattolica Diocesana. L’evento è organizzato dalla stessa Azione Cattolica e dalla Parrocchia di S. Elisabetta di Fogliano Redipuglia, in collaborazione con la casa editrice Dehoniane.
 
Come l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, anche Cambiare rotta è scandito secondo quattro momenti, ovvero: vedere, giudicare, agire e celebrare.
 
Infatti, i primi tre capitoli del testo propongono un’analisi approfondita delle radici antropologiche della crisi ambientale. Non a caso, l’autore evidenzia come il nostro sia diventato «un pianeta umano, la cui ecologia è stata significativamente modificata per circa i tre quarti dall’azione della nostra specie» (p. 28). Possiamo dire, quindi, che siamo entrati in una nuova era geologica, l’Antropocene, in cui viviamo nella «paradossale condizione di una famiglia umana che mai è stata così potente nel lasciare la propria impronta su un pianeta fragile, ma al contempo mai così dipendente da esso» (p. 40).
 
Nel IV capitolo, il prof. Morandini delinea una vera e propria «etica della responsabilità», che tenga conto delle conseguenze delle nostre azioni, secondo l’insegnamento del filosofo Hans Jonas. Ciò implica assumere un ruolo attivo nella cura della casa comune, in relazione con il creato e con il prossimo, in prospettiva intergenerazionale. A questo scopo, è necessaria una vera e propria «conversione ecologica» (cfr. Laudato si’, nn. 216-221), ovvero «un cambiare rotta, un avviare nuovi percorsi personali e sociali, culturali e operativi, è un cambiamento della mente e del cuore in vista di futuri sostenibili» (p. 103).
 
Per realizzare questo obiettivo, la spiritualità può giocare un ruolo da protagonista, in quanto offre una prospettiva al nostro agire, nel segno di una «speranza vigile» (p. 85). Per questo, nel V capitolo, l’autore presenta le principali esperienze religiose legate alla cura del creato, dai mistici come Ildegarda di Bingen e S. Francesco d’Assisi, all’opera del patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, fino all’azione del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), senza dimenticare le Dichiarazioni sul cambiamento climatico prodotte in ambito ebraico, musulmano, induista e buddista. Grazie al loro orientamento alla cura della casa comune, le diverse fedi possono dar vita a «un’alleanza per la vita, per un’azione condivisa verso la sostenibilità» (p. 107).
 
Nel VI capitolo, l’autore delinea alcune proposte per una nuova etica, che metta insieme la responsabilità individuale con quella collettiva, coinvolgendo tutti gli ambiti della nostra società, da quello politico a quello economico, oltre a quello educativo, nel segno di «un’interdisciplinarietà attenta alla complessità» (p. 143). Solo in questo modo sarà possibile unire la legittima preoccupazione per la crisi ecologica al sogno di una nuova umanità, caratterizzata dalla «ricerca di una prosperità umana entro un fiorente intreccio di vita» (p. 145).
 
CONTENUTI CORRELATI
News, articoli e comunicati
Gallerie fotografiche
Video
Podcast