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Qual è, oggi, il vero significato della appartenenza alla AC?

tema: UNITARIO
data di pubblicazione: 20-09-2020
Questo è l’interrogativo che Guido Baggi rivolge a Filippo Doni e sul quale si articolerà il dialogo con il delegato triveneto AC. Quali saranno le risposte?
Nella foto, a sinistra il giornalista Guido Baggi e, a destra, il delegato triveneto AC Filippo Doni
Nella foto, a sinistra il giornalista Guido Baggi e, a destra, il delegato triveneto AC Filippo Doni
Qual è il significato dell’appartenenza all’Azione Cattolica?
Nel porre la domanda, il giornalista sottolinea come, al giorno d’oggi, anche la Chiesa stia vivendo un periodo caratterizzato da divisioni interne, mentre lo stesso papa Francesco è oggetto di attacchi condotti sui social media, che nonostante la loro clamorosa falsità, a volte, riescono ad insinuarsi nella comunità cristiana.

Cosa deve avere una persona, un laico cattolico, per far parte dell’azione cattolica?
La seconda domanda di Guido Baggi nasce proprio come logica conseguenza alla riflessione sul significato dell’appartenenza. La risposta di Filippo Doni, chiara e coinvolgente, in una sintesi estrema, si può esprimere con il mettersi in gioco insieme agli altri, con l’essere capaci di assumessi delle responsabilità, con la capacità di trasformare l’estraneità in prossimità e fraternità.
 
Che cosa si propone oggi a chi vuole fare un percorso associativo nella Azione Cattolica?
Nel porre questo spunto di riflessione, il giornalista sottolinea come la nascita dell’Azione Cattolica sia stata indotta, non da un fattore culturale, ma dalla necessità dell’azione. Dall’azione di porsi in modo concreto davanti a un mondo articolato in diverse “realtà” come la famiglia, la scuola, il lavoro, la politica.
 
Ci vuole una vocazione per essere parte dell’azione cattolica?
Vocazione a costruire la comunità e vocazione che completa il percorso personale di crescita nella fede e nella vita comunitaria, questo, in sintesi, il significato della risposta-riflessione di Doni.
 
Posto che, per poter dare, bisogna essere, come si cresce nella formazione nell’Azione Cattolica?
Innanzitutto nell’offrirci la possibilità, all’interno della comunità, di confrontare e condividere le proprie esperienze, alla luce della parola del Signore.
 
Nell’Azione Cattolica, si parla di unitarietà della famiglia nella catechesi e nella crescita?
La domanda di Guido Baggi nasce da esperienze vissute in prima persona, tra cui anche quelle che lo hanno visto coinvolto nella catechesi. Da queste, il giornalista dice di essersi più volte interrogato su un problema che vede protagonisti i giovanissimi. Infatti, dopo i primi anni trascorsi nell’ambito dell’associazione e dopo l’esperienza del sacramento della comunione, in molti si allontanano sempre più e “spariscono, non li vediamo più… ”.
 
Avete pensato ad una formazione familiare?
Il cammino adulti prevede 5 tappe e comprende delle vie e delle attività pensate per le famiglie e i gruppi famiglia, con attenzione per la terza età e per i soci impegnati nel sociale e nel politico. Questa la premessa di Doni alla sua risposta.
 
Cinque domande per i lavori di gruppo
A conclusione del dialogo, il delegato triveneto AC Filippo Doni, come contributo di sintesi dell’incontro unitario, propone alcuni temi a cui i diversi gruppi di lavoro si impegneranno a elaborare delle risposte.
Qual è il significato dell’appartenenza all’Azione Cattolica?
Nel porre la domanda, il giornalista sottolinea come, al giorno d’oggi, anche la Chiesa stia vivendo un periodo caratterizzato da divisioni interne, mentre lo stesso papa Francesco è oggetto di attacchi condotti sui social media, che nonostante la loro clamorosa falsità, a volte, riescono ad insinuarsi nella comunità cristiana.

Cosa deve avere una persona, un laico cattolico, per far parte dell’azione cattolica?
La seconda domanda di Guido Baggi nasce proprio come logica conseguenza alla riflessione sul significato dell’appartenenza. La risposta di Filippo Doni, chiara e coinvolgente, in una sintesi estrema, si può esprimere con il mettersi in gioco insieme agli altri, con l’essere capaci di assumessi delle responsabilità, con la capacità di trasformare l’estraneità in prossimità e fraternità.
 
Che cosa si propone oggi a chi vuole fare un percorso associativo nella Azione Cattolica?
Nel porre questo spunto di riflessione, il giornalista sottolinea come la nascita dell’Azione Cattolica sia stata indotta, non da un fattore culturale, ma dalla necessità dell’azione. Dall’azione di porsi in modo concreto davanti a un mondo articolato in diverse “realtà” come la famiglia, la scuola, il lavoro, la politica.
 
Ci vuole una vocazione per essere parte dell’azione cattolica?
Vocazione a costruire la comunità e vocazione che completa il percorso personale di crescita nella fede e nella vita comunitaria, questo, in sintesi, il significato della risposta-riflessione di Doni.
 
Posto che, per poter dare, bisogna essere, come si cresce nella formazione nell’Azione Cattolica?
Innanzitutto nell’offrirci la possibilità, all’interno della comunità, di confrontare e condividere le proprie esperienze, alla luce della parola del Signore.
 
Nell’Azione Cattolica, si parla di unitarietà della famiglia nella catechesi e nella crescita?
La domanda di Guido Baggi nasce da esperienze vissute in prima persona, tra cui anche quelle che lo hanno visto coinvolto nella catechesi. Da queste, il giornalista dice di essersi più volte interrogato su un problema che vede protagonisti i giovanissimi. Infatti, dopo i primi anni trascorsi nell’ambito dell’associazione e dopo l’esperienza del sacramento della comunione, in molti si allontanano sempre più e “spariscono, non li vediamo più… ”.
 
Avete pensato ad una formazione familiare?
Il cammino adulti prevede 5 tappe e comprende delle vie e delle attività pensate per le famiglie e i gruppi famiglia, con attenzione per la terza età e per i soci impegnati nel sociale e nel politico. Questa la premessa di Doni alla sua risposta.
 
Cinque domande per i lavori di gruppo
A conclusione del dialogo, il delegato triveneto AC Filippo Doni, come contributo di sintesi dell’incontro unitario, propone alcuni temi a cui i diversi gruppi di lavoro si impegneranno a elaborare delle risposte.
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