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Emergenza clima, la crisi idrica ed i nostri stili di vita

data di pubblicazione: 16-07-2022

Le riflessioni della settimana suggerite per voi dal presidente diocesano Paolo Cappelli

Giornate queste, di grande caldo, accompagnate anche da una crisi idrica che comincia anche sul nostro territorio a farsi sentire, il cambiamento climatico, con la grande tragedia della Marmolada e la transizione ecologica a cui tutti siamo chiamati a partecipare ci portano a riflettere come cristiani e come uomini e donne di questo tempo sui nostri stili di vita segnati spesso da spreco di risorse che appunto come l’acqua abbiamo ritenuto fino ad oggi illimitate.
 
In tal senso è utile riprendere in mano e rileggere la Laudato si  del 2015 di Papa Francesco dal cap. 27  al 31.
 
L’acqua potabile e pulita rappresenta una questione di primaria importanza, perché è indispensabile per la vita umana e per sostenere gli ecosistemi terrestri e acquatici. Le fonti di acqua dolce riforniscono i settori sanitari, agropastorali e industriali. La disponibilità di acqua è rimasta relativamente costante per lungo tempo, ma ora in molti luoghi la domanda supera l’offerta sostenibile, con gravi conseguenze a breve e lungo termine.
 
La povertà di acqua pubblica si ha specialmente in Africa, dove grandi settori della popolazione non accedono all’acqua potabile sicura, o subiscono siccità che rendono difficile la produzione di cibo. Un problema particolarmente serio è quello della qualità dell’acqua disponibile per i poveri, che provoca molte morti ogni giorno. (...)
 
Mentre la qualità dell’acqua disponibile peggiora costantemente, in alcuni luoghi avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mercato. In realtà, l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità. (...)
 
Una maggiore scarsità di acqua provocherà l’aumento del costo degli alimenti e di vari prodotti che dipendono dal suo uso. Alcuni studi hanno segnalato il rischio di subire un’acuta scarsità di acqua entro pochi decenni se non si agisce con urgenza. Gli impatti ambientali potrebbero colpire miliardi di persone, e d’altra parte è prevedibile che il controllo dell’acqua da parte di grandi imprese mondiali si trasformi in una delle principali fonti di conflitto di questo secolo.”
 
Facciamo nostre queste parole.
 
Anche noi nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per contribuire a diminuire lo spreco e preservare una risorsa indispensabile come l’acqua rispettando alcune semplici indicazioni consultabili sul link: https://www.irisacqua.it/wp-content/uploads/2020/07/A-scuola-dacqua.pdf