Giovani di Azione Cattolica: #iorestoACasa, 12 COME NOI

I giovani di AC della Diocesi di Gorizia (dai 18 ai 30 anni), come d’altro canto tutti i giovani d’Italia, nel periodo del lockdown si sono trovati costretti ad annullare  impegni, percorsi e attività già programmati, nel nostro caso, in ambito associativo. Tuttavia questo non ci ha fermati, anzi ci ha dato la possibilità di interrogarci maggiormente e di sperimentare la modalità di incontro virtuale. Sicuramente questa non potrà mai sostituire l’incontro a tu per tu con le persone, ma è stata indubbiamente uno strumento, di cui non dobbiamo dimenticarci, per rispondere alla voglia di ognuno di continuare a crescere  e a incontrarsi anche se in modo alternativo. Ciò è stato fatto tramite la proposta di un “cammino” alla scoperta degli Apostoli, attraverso un incontro a settimana il cui oggetto era una o più figure degli Apostoli. Il giorno prima dell’incontro, ogni giovane riceveva delle indicazioni per svolgere autonomamente delle riflessioni su di un determinato Apostolo; nel giorno dell’incontro online invece venivano proposte delle attività costruite su domande, giochi e strumenti interattivi per approfondire la conoscenza personale sulle figure degli Apostoli e per condividere ciò su cui ognuno aveva riflettuto la giornata precedente. A seguire, un momento di “autoanalisi”, in cui ognuno era chiamato a scoprire quali caratteristiche degli Apostoli riscontrava su di sé, quali comportamenti o attitudini, chiaramente non sempre positive. Infatti lo studio delle singole figure partiva chiaramente dal Vangelo, dal quale si cercava di estrapolare ed individuare le peculiarità delle persone scelte da Gesù; un elemento che è emerso è che Gesù non si è circondato di “Santi”! 
                             
Nell’attività che ha concluso questo percorso, i giovani si sono ritrovati finalmente dal vivo (all’aperto e a debita distanza!). Ad ognuno è stato chiesto di associare la figura di uno dei discepoli, prima ad ogni compagno e poi a se stesso. Questo cammino ha permesso non solo di approfondire la conoscenza sulle persone che Gesù ha scelto come Apostoli, ma anche di capire che noi stessi non siamo poi così diversi da loro. Gesù non ha certamente scelto persone perfette, ha scelto noi, come gli Apostoli, nelle nostre diversità e imperfezioni: proprio perché attraverso queste sfumature delle nostre personalità e caratteristiche potessimo dire al mondo e a noi stessi che ognuno è prezioso, ognuno di noi è un tassello fondamentale, ognuno di noi è occasione di crescita anche per gli altri. Essere Cristiani non significa per noi essere uniformi, ma significa essere uniti nelle diversità, come i pezzi del puzzle: “ se fossero uguali e perfetti, non potrebbero legarsi e completare il progetto finale”.                                                                                      

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i giovani che hanno preso parte a questo cammino e che hanno sempre manifestato il desiderio di restare vicini e uniti nonostante tutto, grazie!

Francesco Brotto   
Giulia Dessenibus
Associazione Diocesi