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Solennità dell’Ascensione - Anno Liturgico C

data di pubblicazione: 29-05-2022

I commenti al Vangelo di don Michele Centomo

Ascensione (Giotto) - Cappella degli Scrovegni, Padova
Ascensione (Giotto) - Cappella degli Scrovegni, Padova
Lc 24,46-53
At 1,1-11
Eb 9,24-28;10,19-23
 
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo”. 
(Mt 28,20)
 
Solennità dell’Ascensione di Gesù al cielo.
Una festa nuova? Cosa mai vorrà dire la parola “Ascensione”?
Vuol dire, “salire”, andare in alto, andare a casa.
 
Quaranta giorni dopo la Solennità di Pasqua, Gesù saluta in modo definitivo, fisicamente, i suoi apostoli e ritorna a casa. La sua missione è compiuta. Immaginiamo la tristezza degli Apostoli che in un certo qual senso si sentono orfani. Quando si ama una persona il nostro desiderio è di stare sempre con Lei, perché ci fa stare bene.
Gesù, però, assicura gli apostoli e tutti noi dicendo: “… Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo” (ivi).
E’ una parola che ci fa stare tranquilli, anche se molti non credono, o forse, è troppo l’impegno di lascarsi incontrare dall’amore di Dio, cioè dalla Sua Vita.
 
Gesù, però, non abbandona la Sua Chiesa, gli Apostoli, noi. Invia l’amore che c’è tra Lui e il Padre che è lo Spirito Santo, cioè la sua presenza continua.
Ci chiede di essere noi a continuare qui sulla Terra di portare il suo messaggio: AMARE.
Ogni domenica Egli si fa presente nel dono dell’Eucaristia, presente nel pane e nel vino, segni della sua unione con noi.
Sta a noi accogliere il Suo invito alla cena o rifiutarlo, sta a noi accogliere l’invito di essere continuatori della sua opera, sta a noi lasciarsi amare per quello che siamo.
 
Il cielo, che ci narra il Vangelo, non è altro che l’abbraccio di Dio che ci è Papà e Mamma;  abbraccio forte, vigoroso, di cui Gesù ne è già partecipe e ce lo fa sperimentare ogni volta che gli permettiamo di dirci: “Io sono con te, sempre!”.
Ecco la certezza che non siamo mai soli. Anche dinnanzi ai momenti difficili, la malattia, la morte, abbiamo con noi chi ci ama e ci accompagna nel nostro cammino.
Non saremo mai soli, a differenza di chi ci lascia soli.
 
Gesù ci ricorda; “sono con te sino alla fine del mondo”. Non ha paura di amare. Ecco il significato di questa festa dell’Ascensione, non aver paura di amare, non scappare davanti a chi ci vuole veramente bene.
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