logo desktop
logo mobile
SELEZIONE CORRENTE: TEMA=COMMENTI AL VANGELO
risultati: 39
RICERCA CORRENTE:
HOME > News, articoli e comunicati:III Domenica di Pasqua - Lc 24, 13-35

III Domenica di Pasqua - Lc 24, 13-35

data di pubblicazione: 22-04-2023

Il commento al Vangelo della domenica di don Giovanni De Rosa

Joseph von Führich, Public domain, via Wikimedia Commons
Joseph von Führich, Public domain, via Wikimedia Commons
Che bella questa Parola di questa domenica. Dove Gesù, il Risorto, compare lungo la via, ai due discepoli, mentre sono in cammino.
 
Questo testo è molto significativo anche per noi.
 
Anche noi siamo sempre in un continuo cammino nella fede, non ci possiamo mai dire di essere arrivati. E poi quante volte anche noi siamo come i due discepoli chiusi in noi stessi, nei nostri problemi, paure.
Ma anche noi come essi ci mettiamo a confronto con la Parola oppure in Chiesa per l’Eucarestia. Sì tutti ogni domenica spezziamo insieme la Parola e ci mettiamo tutti in ascolto.
 
Forse molti di noi non ha ancora bene compreso quanto sia importante mettersi in ascolto della Parola. Essa ci conforta, ci dona pace ma alle volte ci dona anche difficoltà perché ci chiede conversione del nostro cuore.
Continuando con la lettura del Vangelo poi avviene proprio l’Eucarestia.
Attraverso lo spezzare il pane e bere il calice (vino) vi è la presenza reale di Cristo in mezzo a noi e nel nostro cammino quotidiano della vita. Gesù, il Figlio di Dio, umile Agnello innocente, ci offre sé stesso per la nostra salvezza e facendoci partecipare proprio attraverso l’Eucarestia.
E allora quand’egli si ferma e spezza il pane, finalmente gli occhi dei discepoli si aprono: quel pane è la sua esistenza, spezzata per la vita del mondo, perché il male e il peccato subissero una sconfitta decisiva e fosse donata a tutti la possibilità di una vita nuova.
 
Quindi la strada della tristezza diventa un percorso di gioia e da “persone che camminano” diventano “messaggeri” entusiasti.
 
Quell’incontro ha spezzato via ogni amarezza e ha fatto ritrovare la speranza.
 
Ma non è quello che accadere ad ognuno di noi nell’Eucarestia domenicale?