XIX Domenica del Tempo ordinario

Oggi mi ritornano alla mente le parole di Papa Francesco dette ai giovani della Gmg a Lisbona: “Non abbiate paura di sognare|”.
 
E questo perché? Perché la fede è un salto nel buio, richiede coraggio al di là di ogni ragionevole e umana paura. La fede chiede il coraggio di rischiare, di non ritornare sui propri passi richiede fiducia e abbandono.
 
Oggi però è più facile trovare chi dice di aver più paura della malattia e del dolore fisico che della morte. Ebbene il coraggio supera la paura, non la elimina, la affronta. E soltanto il timor di Dio cancella ogni paura. Questa virtù e la virtù dei credenti, dei veri adoratori, consapevoli dei doni ricevuti. La fede trasforma la paura in timor di Dio, in rispetto, in scoperta, in glorificazione.
Ma attenzione il timore si accompagna sempre all’amore.
 
Il passaggio dalla paura al timor di Dio è l’itinerario di ogni vita in Cristo. Vedete solo se teniamo lo sguardo (come fece Pietro) fisso su di Lui (Gesù) riusciremo a percorrere anche sentieri ad alto rischio, ma appena ci lasciamo catturare dai pericoli che ci stanno attorno, subito perdiamo la forza d’animo necessaria per andare avanti.
 
“Sono IO” ci dice Gesù, contate su di me, sulla mia presenza. 
 

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