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8 MARZO sotto il segno di Armida

data di pubblicazione: 08-03-2023

L’impossibile può diventare possibile


Nella Giornata Internazionale della Donna oggi il mio pensiero non può che ad andare a lei, Armida Barelli, capace di scrivere una storia diversa per le ragazze e le donne cattoliche. In una Milano laica agli inizi del Novecento, Armida, dopo uno sconcertante episodio di derisione di alcune ragazze che andavano a Messa, decide di mettersi alla guida della Gioventù Femminile, che passa da poche iscritte nel 1918 ad un milione di iscritte nel 1948, anno del raduno di Roma. Mi sono chiesta spesso come fece Armida a superare i numerosi ostacoli che le misero davanti, non solo a Milano ma in tutte le sedi della GF.

La risposta, alla fine, la possiamo leggere tutti nei numerosi testi da lei lasciati e presi in esame, solo per citarne alcuni, da Ernesto Preziosi, nostro gradito ospite qualche mese fa. Eppure mi permetto di ricordarmelo e ricordarcelo:
  • la Preghiera che si fa ascolto della Sua Parola, il mettersi davanti al Vangelo per capire cosa Dio ci chiede di fare; ed anche io in questi giorni di Quaresima sto riscoprendo il tentativo di ascoltare, non parlare io a Lui, ma cercare di capire cosa Lui vuole da me;
     
  • l’Azione: non restare fermi ad aspettare che qualcuno faccia qualcosa, ma fare noi qualcosa, in ogni luogo, a casa, al lavoro, in Azione Cattolica; Dio non ci vuole lì fermi ad aspettare, ma attivi ed operosi, con i nostri mezzi, i nostri fallimenti, ma per poter dire “Si, ci provo anche io”.
     
  • Il Sacrificio: senza la Croce non c’è la Resurrezione, ma dietro il Venerdì Santo, si apre un sepolcro e la Vita Eterna, perché Lui vuole il nostro bene e la nostra gioia, non una gioia labile, ma tangibile, anche in questa vita.
Nel mio piccolo cerco di portare avanti questo percorso, a cui aggiungo una considerazione: Armida per tanti decenni ha incarnato l’Azione Cattolica, ne è stata l’anima e l’artefice, trovando migliaia di ragazze disposte a seguirla e a lottare per affermare che potevano anche loro essere catechiste, animare i circoli cattolici, parlare in pubblico e anche andare a votare. Lei era la stessa, fuori e dentro l’AC; mi auguro, nel mio piccolo di essere così, la stessa, fuori e dentro l’AC. Perché così, come diceva Armida, l’impossibile può diventare possibile.

Barbara Spanedda, responsabile archivio diocesano azione cattolica Gorizia
 
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