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L’importanza della memoria

data di pubblicazione: 27-01-2024

Memoria non come nostalgia, non come ricordo del tempo che fu; ma come momento per conoscere ed imparare esempi virtuosi da seguire

Leda Bevilacqua (1922-1945), nata a Ronchi dei Legionari, sacrificò la sua vita morendo in un campo di sterminio
Leda Bevilacqua (1922-1945), nata a Ronchi dei Legionari, sacrificò la sua vita morendo in un campo di sterminio
Istituita nel 2005, la Giornata della Memoria vuole ricordare a tutti noi che cosa successe a milioni di ebrei e non solo, con una decisione presa dal regime nazista, che voleva eliminare tutti coloro che si opponevano a quel regime. Nel nostro piccolo, come Azione Cattolica, in questi ultimi anni abbiamo cercato di far capire l’importanza della memoria, del ricordare le opere di soci meritori, per prendere esempio e cercare di fare altrettanto. E mentre ci stiamo preparando al rinnovo delle cariche, la memoria ci interroga ancora. Perché ricordare?
 
Prima di tutto credo che sia importante ricordare perché, quando soci come Michele Martina o Leda Bevilacqua operavano, non ci rendevamo ancora conto di quanto stavano facendo non solo per la nostra associazione, ma anche per la Storia, con la s maiuscola. Ricordare il loro operato ci permette di far conoscere anche ad altri la nostra storia associativa. Ci siamo resi conto che al di fuori della nostra diocesi il nostro lavoro è stato molto apprezzato e certamente altre associazioni si occuperanno di mettere in ordine i loro archivi. La memoria, quindi come elemento della conoscenza di quello che è stato.
 
Ma la memoria anche come esempio: certo i tempi sono diversi, eppure leggendo le biografie gli esempi sono tantissimi; colpisce ad esempio come tutti sappiano accettare il dolore e la sofferenza, pregando e chiedendo l’aiuto del Signore. Vivere la propria vita iniziando la giornata con l’Eucarestia, ogni santo giorno; quanti di noi lo fanno? La preghiera vissuta come momento fondamentale della giornata non per chiedere, ma per offrire la propria sofferenza al Signore.
 
Leda Bevilacqua racconta come non provava odio nei confronti dei suoi persecutori; quanti di noi oggi sarebbero capaci di seguire il suo esempio.
 
Memoria, quindi, non come nostalgia, non come ricordo del tempo che fu; ma come momento per conoscere ed imparare esempi virtuosi da seguire.
 
Barbara Spanedda
 
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