Settimana dell’Educazione, iniziativa a Cervignano

L'idea parte dall'appello di papa Francesco a cui l'azione cattolica nazionale e Agesci hanno risposto e intrapreso un lavoro comune, redigendo un documento Un “noi” generativo, Agesci e AC insieme per il Patto Educativo Globale”. Partiti in occasione della celebrazione del patrono San Michele, nonostante gli anni difficili del COVID, oggi il gruppo costitutivo si è arricchito di presenze quali i genitori stessi che sono i primi interlocutori, ma anche i protagonisti assieme a tutte le altre “agenzie educative”.
 
Questo ha permesso di lavorare a livello locale confrontandoci su una realtà che fatica a costruire alleanze educative, rimanendo spesso le buone pratiche racchiuse in ambiti delimitati. Come indicato nell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, “ il tutto è più delle parti” ma “il modello è il poliedro che riflette la confluenza di tutte le parzialità”, non si tratta di costruire un modello educativo rigido, ma di trasmettere valori condivisi di educazione che diventano comportamenti a sua volta condivisi.
 
Su questa direzione si sta proseguendo in questi anni proponendo sia serate “lancio” con esperti, in cui si ascolta ma anche si può partecipare attivamente, sia serate mirate per fasce d’età, per aiutare i genitori, educatori e adulti che interagiscono con bambini e ragazzi a costruire una linea comune, fatta di piccoli passi .
 
Proprio dalle richieste di “aiuto” dei genitori raccolte dai gruppi di lavoro, ad esempio è stata proposta una serata sull'utilizzo dei mezzi di comunicazione (cellulari,computer,ecc.) a novembre, quasi un prequel della settimana dell'educazione 2024.
 
L'esperienza che stiamo vivendo non è legata ad una esperienza di servizio sociale, ma è mezzo per la costruzione di una comunità attenta alle sfide che ci si pongono davanti, nella prospettiva della costruzione di un Patto: “ non è un'azione e non è un programma, ma è il ritrovarsi e riconoscersi compagni di viaggio, con la stessa meta e le stesse strade…. farci portatori di speranza capaci di valorizzare il protagonismo dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, e di tessere relazioni con e per i nostri territori “(dal doc. Un "noi" generativo).
 
Maria Luisa GIUSTI