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Il gruppo Giovanissimi di Sagrado al Pellegrinaggio Nazionale degli Adolescenti con Papa Francesco

autore: Tiziano Montini
data di pubblicazione: 26-04-2022
Tiziano Montini
Il gruppo ACG della parrocchia di Sagrado ha partecipato lunedì 18 aprile, Lunedì dell’Angelo, all’incontro nazionale degli adolescenti italiani indetto dalla CEI assieme a Papa Francesco che ha avuto come titolo #Seguimi. L’incontro in piazza San Pietro è stato il centro di una due-giorni di pellegrinaggio a Roma che il nostro gruppo ha vissuto assieme ad altri giovani, educatori e catechisti della nostra diocesi: in totale, eravamo più di 220 persone. Siamo partiti in corriera lunedì mattina “di buon’ora” assieme ai gruppi delle parrocchie di Monfalcone e Fogliano, per raggiungere Piazza San Pietro verso le ore 16. Lì si erano radunate più di 80mila persone, talmente tante che abbiamo inizialmente dovuto fermarci in Via della Conciliazione. Siamo però riusciti a trovare posto vicino alle transenne in posizione ottimale per salutare da vicino Papa Francesco durante il suo giro di saluto che ha fatto in piazza a bordo della papamobile scoperta. Una volta che curiosi e turisti si sono allontanati, siamo riusciti a raggiungere la piazza vera e propria ed è cominciata la veglia con il Papa. Durante il momento di preghiera, è stato proclamato il capitolo 21 del Vangelo di Giovanni, brano che ha fatto da filo conduttore del pellegrinaggio e abbiamo ascoltato la testimonianza di altri adolescenti come noi che, dopo un periodo di buio e di difficoltà, sono riusciti a trovare la gioia nell’incontro con Gesù Risorto e con la comunità cristiana. Il Papa, nella sua catechesi, ha sottolineato il parallelismo tra le esperienze di buio e solitudine che ognuno di noi può vivere e la condizione dei discepoli, che si sentivano abbandonati dopo la scomparsa di Gesù. Come Giovanni, il più giovane dei discepoli, che si rende conto che è Gesù ad aspettarli sulla riva, il Papa ha invitato anche noi a non perdere “il fiuto” di Giovanni ed il coraggio di Pietro, a non farci scoraggiare dai momenti di buio e di difficoltà e a trovare il coraggio di cercare, nelle persone che ci stanno vicino e ci vogliono bene, il coraggio di andare avanti. Per concludere, ha invitato noi giovani a vivere la nostra vita con gioia seguendo il Vangelo di Gesù Cristo: ci ha detto che “la vita è bella, la vita è per viverla e per darla agli altri, la vita è per condividerla con gli altri, non per chiuderla in sé stessa”.

Dopo la cena nei pressi di piazza San Pietro, abbiamo avuto tempo per una breve passeggiata, per fare qualche foto nella piazza ormai vuota e davanti alla sede nazionale dell’Azione Cattolica. Per la notte, siamo stati ospiti dell’istituto scolastico gestito dalle Suore Francescane Missionarie di Gemona, assieme alle quali abbiamo celebrato la S. Messa la mattina di martedì. La giornata è poi continuata con la visita alle catacombe di San Callisto, le più grandi ed antiche di Roma. Con la spiegazione di don Marcello, abbiamo imparato a conoscere come i primi cristiani dovevano dimostrare la propria fede cristiana in un periodo in cui venivano perseguitati. Al termine della visita, ci siamo ritrovati con tutti i ragazzi della Diocesi ed il Vescovo, per un momento comune di preghiera. Infine, dopo il pranzo presso la mensa di una scuola superiore, abbiamo iniziato il viaggio verso casa.
 
Di seguito, le nostre riflessioni personali sul pellegrinaggio a Roma:
 
Sara
la messa con le suore, perché, pur essendo in una chiesa differente da quella che frequento di solito, mi son sentita comunque accolta/accettata, ho seguito la messa con grande piacere.
 
Chiara
L'aspetto più significativo per me è stato condividere una esperienza così forte e un progetto comune con tanti ragazzi così diversi. Sapendo che in noi abbiamo sempre spazio per credere e avere fede anche nelle difficoltà.
 
Luigi
Il pellegrinaggio mi ha lasciato un'esperienza sicuramente interessante che mi ha fatto provare la stanchezza nell'aspettare l'obbiettivo. Ogni cosa doveva essere sudata ed attesa, spesso c'erano contrattempi, quindi anche l'abituarsi ai disguidi.
 
Davide
L’aspetto più significativo di questo pellegrinaggio è il fatto che qualcosa ci ha accomunato con persone di tutta Italia e anche con persone della nostra zona ma che prima non conoscevamo
 
Francesco
Sicuramente una delle cose più belle è stata incontrare e conoscere altri ragazzi e poi vedere e partecipare alla veglia con il Papa
 
Giulia
L'esperienza vissuta è stata alquanto significativa: oltre ad essere stato un percorso spirituale molto importante, è stato anche un momento di svago e di divertimento in compagnia. Un pellegrinaggio che ha lasciato un segno indelebile nel mio cassetto dei ricordi. Sono grata per tutto ciò che il Signore mi ha donato in questo tragitto: in primo luogo, la consapevolezza di ciò che accade a tanti giovani, grazie alle loro testimonianze dirette; l'incontro con la figura più importante della fede cristiana, il papa; infine, la conoscenza di nuovi ragazzi e dunque nuove amicizie, in particolar modo la condivisione di momenti degni di nota.
 
Beatrice
Secondo me la cosa più significativa sono stati i commenti dei ragazzi, mi hanno fatta pensare, riflettere a come siamo fortunati e come sia importante avere Gesù come punto di riferimento
 
Emma
Sicuramente vedere il Papa è stata un'esperienza emozionante e significativa e vederlo da così da vicino è stato un grande onore ma devo dire che mi hanno colpito le testimonianze dei ragazzi alla messa in Piazza San Pietro. Poi vorrei soddisfare una richiesta che ci ha fatto il vescovo. Ha detto "Vi invito a riflettere sul messaggio che ci ha trasmesso questo viaggio." Io ci ho riflettuto molto e il messaggio che ha trasmesso a me è che Gesù non ci abbandonerà mai, mi ha insegnato a riconoscere che è sempre con noi e che è sempre pronto ad aiutarci.
 
Giacomo
La cosa più emozionante di questo viaggio è stata vedere il Papa così da vicino.
 
Tiziano & Anna
Abbiamo accompagnato i Giovanissimi del gruppo in questo pellegrinaggio, per loro la prima esperienza ad un incontro nazionale. È stato un momento molto importante, specialmente dopo 2 anni di pandemia in cui a tutti è stato chiesto di vedere con sospetto le relazioni dirette con le altre persone. Aver incontrato tanti altri adolescenti per pregare assieme ed ascoltare le parole di Papa Francesco rimarrà certamente un momento importante della loro crescita. Vogliamo pregare il Signore affinché l’invito di Gesù, quel Seguimi rivolto a Pietro, possa diventare un invito anche per i Giovanissimi della nostra parrocchia e li aiuti a trovare la loro strada, al servizio dei fratelli più bisognosi.
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