Testimoni associativi: un segno di speranza e di fedeltà e l’importanza del rileggere le loro vite

Qualche giorno fa ci ha lasciato una delle nostre più anziane associate Maria Almani. Vorrei approfittare di questo spazio per ricordarla.

Maria ha vissuto una vita “normale” segnata però da una grande fede e da una grande fedeltà alla Chiesa ed alla Azione Cattolica. Mi ha fatto pensare molto questo aspetto in particolare la testimonianza che Maria è stata capace di darci, in un epoca, questa, connotata da grande “liquidita” di relazioni ed appartenenza.
 
Personalmente ho avuto modo di incrociarla molti anni fa quando come AC organizzavamo le “tre giorni diocesane” e ad  altri diversi momenti associativi;  mi ero riservato l’idea di poterla incontrare, ma il Covid e le varie restrizioni sanitarie purtroppo non c’è la permesso.
 
Maria fa parte però  di quella grande schiera di donne uomini e sacerdoti che ci hanno preceduto in associazione in tempi spesso difficili e pericolosi.  Sono molti i testimoni associativi che hanno lasciato un segno indelebile nella vita della Chiesa e nella storia del paese, sia a livello locale che nazionale.

E’ un’eredità, questa storia, che dobbiamo fare nostra e renderla benedizione per il nostro tempo, è importante per tutti noi grandi e piccoli conoscere la loro vita perché’ anche nei nostri momenti di difficoltà personali ed associativi da loro dobbiamo attingere esempio.
 
Grazie Maria per l’esempio e la testimonianza che ci hai lasciato.
 
Paolo Cappelli
 

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