Quaresima, primavera dello Spirito: scegli la Vita! (I Domenica)

Sac. Michele Centomo – Assistente Unitario AC

“O Dio,
che conosci la fragilità della natura umana ferita dal peccato,
concedi al tuo popolo
di intraprendere con la forza della tua parola
il cammino quaresimale,
per vincere le seduzioni del maligno
e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito”.
 
Due sono i poli, tra i quali si svolge la Storia della Salvezza: il peccato dell’uomo e la redenzione di Cristo.
 
L’uomo, creato da Dio, uscito dalle sue mani puro ed integro, plasmato “a sua immagine e somiglianza”, vive nell’amicizia con il Suo Creatore. Ma il maligno è in agguato per rovinare l’opera sublime che completa la Creazione.

L’uomo cade. Dio che “conosce la fragilità della natura umana, ferita dal peccato” prende la sua creatura e la porta lontana, con sé. La lascia sbagliare il bersaglio, uscire di strada, ma non l’abbandona a sé stessa, anzi le “concede di intraprendere con la forza dello Spirito il cammino quaresimale per vincere le seduzioni del maligno”, perché questo è il “tempus acceptabile, tempo propizio”.
 
Dio non abbandona la sua creatura, né permette che il suo disegno di amore fallisca, anzi: “Colui che ha voluto conoscere per esperienza la nostra debolezza mortale, ci offre la grazia di conoscere la sua potenza, ossia di sperimentare la forza della sua parola che cu fa passare dalla morte alla vita”.
 
Siamo tutti chiamati da Dio e dal Suo Spirito a percorre la via di Cristo. E’ la via della volontà divina, il cammino illuminato dalla Sua Parola e reso possibile dalla Sua grazia.
Un cammino che ognuno di noi non ha da percorrere da solo. Compiamolo, in unione al Signore: Egli in noi e noi in Lui.