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SELEZIONE CORRENTE: autore=Paolo Cappelli
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La scelta religiosa non è stare fuori dalla storia

data di pubblicazione: 04-03-2023

Siamo chiamati tutti a vivere con passione ed interesse il nostro tempo

L’Azione Cattolica, e questo centenario appena passato c’è lo ha chiaramente raccontato, ci parla di donne e di uomini che amano la vita, che vivono con gioia la loro esperienza familiare e sociale; le relazioni con gli amici e con i vicini di casa; che sanno apprezzare la vita con tutte le sue dimensioni: affetti, responsabilità, fatica, amore; che sanno dare un senso alle esperienze difficili che segnano l'esistenza di tutti: la malattia, il dolore, il limite, la solitudine, la morte.
 
Numerosi sono i soci che anche nella nostra AC diocesana  hanno maturato una responsabilità e una fede adulta che poi hanno speso nei diversi ambiti della vita dell’uomo: dalla politica al sociale, a luoghi di aggregazione sociale e culturale.
 
La "scelta religiosa" dell'Azione Cattolica è una scelta pertanto "missionaria", portata avanti da donne e uomini che amano la vita in un cammino di libertà che rende forti ed autentici testimoni di speranza, quella speranza che, come diceva Pietro ai sommi sacerdoti Anna, Caifa e Giovanni: noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto ed udito (At. 4, 20).

La scelta dell’Azione Cattolica è stata, ieri, ed è oggi, pertanto quella di stare ben dentro il proprio tempo, nelle incertezze e nelle sue storture.

In questo tempo così difficile questa è la scelta Religiosa ed è il punto fermo su cui costruire e progettare l’AC. La scelta religiosa è non  formarsi ad una fede intimista, sacramentale, sposando unicamente la vita della parrocchia con tutte le sue  numerose attività. 
 
Noi di AC dobbiamo essere coinvolti nel processo di partecipazione democratica, essere  testimoni dei valori  della nostra tradizione e di quella tensione civile che anima la Costituzione.

Vittorio Bachelet, presidente Nazionale dell’ACI,  invita  «i cristiani a vivere la loro vita di fede in una concreta situazione storica, ad essere ‘anima del mondo’, cioè fermento, seme positivo per la salvezza ultima, ma anche servizio di carità non solo nei rapporti personali, ma nella costruzione di una città comune in cui ci siano meno poveri, meno oppressi, meno gente che ha fame» (V. Bachelet, Azione cattolica e impegno politico).