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XI Domenica del T.O. - Mt 9, 36- 10, 8

data di pubblicazione: 17-06-2023

Il commento al Vangelo della domenica di don Giovanni De Rosa

Oggi il testo del Vangelo è l’invio dei Dodici apostoli. Ma c’è molta carne al suo interno, andiamo per ordine.
 
Intanto colpisce che prima dell’invio dei Dodici, il tutto si viene a esserci perché “Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore”.
 
Questo primo verso ci dovrebbe già far sentire come questo passo di Matteo sia ancora vivo, reale, presente. Con tutte le notizie che sentiamo in questi tempi, dove la vita, le persone, non contano nulla, ma sembrano quasi solo delle pedine. Oppure se entriamo nelle nostre sfere personali Tutti commettiamo errori a cui non possiamo rimediare, subiamo perdite da cui non riusciamo a riprenderci e affrontiamo pene, persecuzioni, tragedie, fardelli e delusioni che non riusciamo a gestire da soli.
 
La buona notizia è che non dobbiamo gestirli da soli. No c’è lo dice proprio il Vangelo. Matteo ci vuol far comprendere che il bene è imprevedibile, ci può arrivare da chiunque.                
  
“Chiamati a sé i suoi dodici discepoli…”  Lo scopo dell’esistenza del gruppo dei dodici in Matteo è soprattutto quella del ministero, della missione, come viene ribadito negli ultimi versetti del Vangelo. Ma in questa missione Gesù dona ai suoi discepoli la sua “Autorità” per sanare e guarire le persone.
 
A noi oggi ciò ci dice che vi è una forza che dà vita al mondo che è capace di mettere in moto dinamiche di bene in ogni circostanza, attraverso ogni persona, e raggiungerci in modi inaspettati: la Provvidenza.  Essa ci viene incontro alle nostre richieste per il bene, nostro e di tutti. Allora Gesù cerca collaboratori, cioè persone che investano cuore e testa, risorse e volontà nel campo del regno di Dio, e per noi che ci stiamo apprestando al rinnovo delle cariche anche nella nostra Associazione.

Siamo tutti chiamati nel nostro semplice cammino a dire quel “Sì”.