XXV Domenica del Tempo Ordinario

La parabola di questa domenica mette in crisi un po’ tutti. Lo sappiamo che la parabola usa immagini provenienti dalla vita di ogni giorno per sottolineare che il “Regno di Dio”, che è Dio stesso, è nascosto in ogni piega della nostra esistenza.
 
Anche noi come gli operai invidiosi, rimaniamo sconvolti da un atteggiamento incomprensibile, me che risponde a un criterio di misericordia. Dio si mostra attento verso tutti, desidera dare a tutti il massimo.
 
Ma se noi oggi ci formulassimo questa domanda: “Che cosa il Signore mi vuole donare?” se poniamo in questi termini la questione apre il cuore alla scoperta della magnanimità del Padre e mostra la stima che il padrone della vigna ha per gli operai a cui affida la cura.
 
Dio ci offre a tutti un’opportunità: quella di instaurare una relazione con Lui. Noi possiamo non accogliere la sua offerta, oppure accettarla con gratuità lasciandoci cambiare la vita. Oggi dovremmo chiedere al Signore di far maturare in noi la possibilità di uno sguardo che abbia la capacità di andare in profondità, nelle relazioni, nelle cose e nei fatti che capitano, perché tutto può parlarci di Dio, basta cambiare il nostro sguardo.
 

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