Conclusi con successo gli incontri online su Chiesa e dialogo interreligioso

Un bilancio positivo quello del ciclo di webinar dal titolo La Chiesa ed il dialogo interreligioso, dal Vaticano II a oggi, che ha avuto luogo dal 16 gennaio al 6 febbraio 2024 sui canali social dell’Azione Cattolica di Gorizia. Gli incontri sono stati organizzati dall’AC diocesana, in collaborazione con quella di Fogliano, dall’Istituto di Studi Ecumenici “S. Bernardino” di Venezia e dall’associazione “Città dell’uomo”.
 
Ad aprire il ciclo, è stato il prof. Lorenzo Raniero, con un intervento intitolato Un cambiamento di prospettiva: il caso di Nostra Aetate. Nel corso della serata, il prof. Raniero ha rilevato come la Dichiarazione conciliare abbia rivoluzionato l’autocomprensione della Chiesa cattolica, mettendosi al servizio della società in un orizzonte globale, utilizzando come criterio ermeneutico gli elementi comuni fra le diverse fedi e le culture.
 
Dopodiché, è stata la volta del prof. Marco Dal Corso, che ha proposto la conferenza Per una prospettiva “de-coloniale” sulla missione: la Nota congiunta sulla “Dottrina della scoperta”. Con la consapevolezza che è finito il colonialismo come fenomeno storico, ma non la mentalità coloniale, secondo il prof. Dal Corso è giunto il tempo per una nuova inculturazione del Vangelo, aprendosi a differenti visioni del mondo.
 
A seguire, è toccato al prof. Simone Morandini che, insieme a Elisa Battistella, ha dedicato il suo webinar a Il creato come luogo di dialogo: la Laudato si' a confronto con i documenti di altri ambiti religiosi. Mettendo al centro della loro azione la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato, secondo il prof. Morandini le diverse fedi possono fornire un ethos alla società contemporanea, sviluppando insieme una spiritualità ecologica che, pur mantenendo le differenze teologiche e metafisiche, dia vita a un dialogo multilaterale e multidisciplinare.
 
A chiudere gli incontri è stata la dott.ssa Nausicàa Marchiori, con una riflessione dal titolo Il dialogo praticato: una lettura del Documento sulla fratellanza umana. Ripercorrendo le tappe che hanno portato alla storica firma di Abu Dhabi, la dott.ssa Marchiori ha evidenziato come il testo sia il frutto di un lungo percorso, ma allo stesso tempo sia anche il risultato di un’amicizia sincera fra due pastori di buona volontà, capaci di guardare al futuro, senza avvertire il peso del passato. Fra i valori che le fedi sono chiamate a difendere, il più importante è certamente quello della pace, favorendo lo sviluppo di una «civiltà dell’incontro». Per questo, il Documento rappresenta un esempio paradigmatico di dialogo praticato, con la consapevolezza che l’unicità di Dio è riflessa nella pluralità delle sue creature.