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XXIX Domenica del Tempo Ordinario Anno A

data di pubblicazione: 19-10-2023

Mt 22, 15-21 | Il commento al Vangelo della domenica di don Giovanni De Rosa

Le denier de César - James Tissot , Public domain, via Wikimedia Commons
Le denier de César - James Tissot , Public domain, via Wikimedia Commons
Ci troviamo nell’ultima settimana dell’attività di Gesù e si scontra nella città di Gerusalemme con le autorità: i sommi sacerdoti, gli anziani e i farisei. I quali irrigiditi nei cavilli della Legge e dalle strutture rituali, stanno perdendo il tempo nel riconoscere la presenza del Messia in mezzo a loro: Gesù.
 
Ma Gesù invitando a restituire a Cesare quel che è di Cesare, vuole dirci che le scelte che compiamo nel tessuto vivo della storia sono affidate alla nostra responsabilità e non dobbiamo imprigionare Lui nelle parole e negli atti che noi compiamo, perché in mezzo a noi vi è lo Spirito Santo che ci conduce sulle strade del Padre.
 
La fede non deve mai essere strumentalmente usata per affermare il proprio potere e imporre il proprio punto di vista.
 
E noi come associazione e come associati non possiamo e non dobbiamo sottrarci all’impegno che il Signore ci chiede in questo tempo. Non possiamo che essere partecipi ed appassionati della vita e delle nostre comunità: restando uniti al Signore e alla sua volontà possiamo essere testimoni del rispetto delle leggi per costruire insieme una società più onesta e praticare la giustizia.
 
Papa Francesco ci continua a ripetere che la corruzione è il peccato più grave, e condanna ogni forma di sfruttamento. E come San Francesco ci invita a porre al centro i poveri ed abitare le periferie. Ma attenzione: questo non in nome di una ideologia politica, ma in obbedienza al Vangelo.
 
Torniamo ad una sana consapevolezza di che cosa è la vera politica… e noi come Associazione questo ci dovrebbe interpellare moltissimo.